C’è un dubbio amletico che attanaglia il Project Manager durante le fasi progettuali legate ad un prodotto digitale.
Questo dubbio è: viene prima l’UX/UI designer o lo Sviluppatore?
Per cominciare
Nel lavoro quotidiano in agenzia, la capacità di collaborare efficacemente è fondamentale per la buona riuscita di un progetto.
L’empatia, la comprensione degli argomenti di cui si parla e una buona capacità di mediazione e comunicazione rappresentano le prime qualità per una buona gestione del lavoro.
Bene, questo articolo servirà per evitare il fuoco incrociato tra designer e sviluppatori.
Cosa hanno in comune
Sicuramente, designer e sviluppatori hanno in comune la missione: creare un’esperienza digitale di qualità, lavorando in sinergia e ognuno con le proprie competenze specifiche.
Lavorare in team, però, può essere complicato. Soprattutto se non si conosce bene il lavoro che viene svolto dagli altri professionisti.
Cosa possono fare i designer
I designer sono gli architetti del prodotto digitale.
Il loro lavoro inizia molto prima che si scriva una sola riga di codice e si concentra su come gli utilizzatori finali interagiranno con il prodotto.
Attraverso ricerche su utenti, analisi competitive e test di usabilità, le/gli UI/UX designer possono creare wireframes e prototipi che fungono da traccia ben definita per i clienti.
Ci sono però delle piccole cose che possono aiutare a rendere la loro visione e ricerca più comprensibile ai developer:
- Mantenere in ordine i file: se è vero che si tende a rendere maggiormente fruibile la navigazione per l’utente, è altrettanto vero che i flussi creativi dei designer sono molto spesso meno ordinati e di difficile “lettura”.
- Progettare tutte le schermate, soprattutto i casi limite: sono proprio quei casi che non possono essere lasciati al caso (scusate il gioco di parole!).
- Fornire sempre il maggior numero di dettagli possibili: prevedere quindi casi d’uso, utilizzi e applicazioni.
Cosa possono fare gli sviluppatori
Rimanendo sulla metafora, gli sviluppatori sono, invece, i costruttori: prendono concetti e prototipi e li trasformano in realtà.
Il loro ruolo è fondamentale per assicurare che tutto funzioni correttamente e in sicurezza.
Anche in questo caso, ci sono dei piccoli consigli che si possono seguire per una più proficua collaborazione:
- Essere partecipi durante il processo di design: molto spesso sono gli stessi developer ad avere intuizioni e/o a proporre funzioni ancora sconosciute ai designer.
- Sforzarsi di non andare in opposizione: molte soluzioni creative e disruptive possono essere di difficile comprensione e risoluzione, un atteggiamento “aperto” può portare ad una maggiore collaborazione.
Cosa può fare il project manager
Quindi il project manager chi è? Direi, a questo punto, il capo cantiere!
Il PM è proprio il ponte tra il mondo creativo e quello tecnico e la sua abilità nel gestire le persone è cruciale per mantenere il team allineato e focalizzato sugli obiettivi.
Con una comunicazione efficace e tempestiva, questa figura deve assicurare che tutti siano aggiornati sugli sviluppi del progetto e che tutti comprendano le priorità e le scadenze, oltre che assicurare che sia rispettata la visione del progetto controllando scrupolosamente la qualità del lavoro.
Come farlo?
- Chat condivise per aggiornamenti rapidi.
- Revisioni periodiche con tutto il team per un’analisi più approfondita.
- Feedback costanti e mai superficiali.
In conclusione
Per concludere, il modo migliore per evitare incomprensioni e avere un gruppo di lavoro affiatato e coordinato è quello di sovvertire il classico iter “designer-cliente-developer” e trovare il modo di co-progettare, sin dal principio, con le due figure, in modo da arrivare al cliente finale con una proposta di Design che abbia già avuto riscontro nell’operatività dallo sviluppatore.
Fondamentale è trovare la propria metodologia per affrontare la progettazione dei prodotti digitali.
Tutto il resto è poi in discesa!